domenica 15 maggio 2016

La demoiselle d'Ys e lo sborrabraghe: Divers (2015)


Zio Carne, preoccupato: "Regaz, hanno di nuovo mandato una guardia. Voci affidabili giù in osteria. Hanno intercettato il messaggio radio dall'idrovolante.."
Sancio: "Merda madonna, è la terza volta in due anni! Chi gli fa le soffiate a quelli là giù sulla terraferma?!"
ZC: "Non so Sancio, ma qui son sempre più sospettosi, sta diventando impossibile continuare..."
S: "E cosa dovremmo fare?! Recensire dischi non porta di certo la mortadella in tavola"
ZC: "Lo so pure io, ma d'ora in poi i sacrifici umani li si va a pescare fuori dalla provincia, orco dio, e poi mi permetterei di dire che non vale più neanche lo sbatti ormai...con tutti sti genitori nazi-vegan che tiran su i creaturi a quinoa e semi di zucca, cosa vuoi che mettan su della ciccia! A parte che i mocciosi si stanno facendo furbi, e l'attrezzatura che ci hai procurato è obsoleta.."
S: "Senti un po', è colpa mia se i retini si son rovinati? E' che appena mettono i dentini quelli là si liberano, dio nano.."
Ljapah: (sbuffando e appoggiando con veemenza il theremin che è intenta a lucidare): "Meno male che avevo già preparato il finto annuncio di scomparsa valà, che se aspetto voi..! Campa cavallo" 
Sancio e Zio Carne hanno un'impasse; avevano già estratto due morning star dai calzoni, ma si placano e rinfoderano il bendidio nell'apposito sospensorio. 
S: "...bbèèh, questo ci regala un po' di tempo!"
L: "Dall'anno prossimo però basta spring break alle Ebridi eh! Con sto clima ai miei theremin viene la depressione"
ZC: "Accordato, orsù! E adesso... -(con un ghigno malvagio, subito imitato dagli altri)- penso sia ora di apprestarsi a ricevere il nostro visitatore, non trovate?" 
S: "Ohssì, il profumo del calendimaggio..."
L: "..Chi prepara l'Uomo di Vimini?"
ZC: "Corro a prendere il vinavil!" 
Rumore di fondo di attrezzi da lavoro.
...


Uno dei pochissimi ma proprio -issimi album che continua a rifulgere nella catastrofe umana und discografica che ormai bracca sempre più da vicino i miei poveri coglioni agonizzanti per ghermirli nel buio è quel gioiello di Divers, dato alle umane stampe l'altr'anno da quella simpatica cobolda della Joanna Newsom (che tutt'ora spero incappi, grazie a qualche falla nel sistema, al mio account whatsapp e si innamori istantaneamente di me, mi rapisca, si prenda il mio corpo di prepotenza e mi suoni l'arpa sulle palle ogni notte vita natural durante, nell'ordine che preferisce).
Tutt'altro che una pischella dal punto di vista artistico costei: i suoi precedenti lavori, specialmente quel gemmone di Ys (2006) l'avevano già catapultata nell'iperuranio dei nomi più fenomenali della sua generazione... Ma in Divers la nostra songwriter druida riesce ancora di più a toccare corde interiori che credevo incartapecorite, lasciate a macerare e non più titillate da troppo tempo affinchè ne avessi ancora memoria. E dire che gli ultimi anni ci hanno abituato anche bene per quanto riguarda la nuova ondata autoriale pop-post-indie-folk-(epperchènnò)metal al femminile, e tra le varie Julie Christmas, St.Vincent, McKennitt, PJ Harvey ecc. c'è di che salivare e vellicarsi gli sfinteri... Ma, di questa leva, la Newsom è l'unica ad avermi estasiato a tali livelli. Con Divers si va oltre l'insperato, si puccia il grugno dritto in queste diocane di ballate proto-folk, ispirate e magnetiche, che si collocano ad un preciso crocevia etnografico tra le chilometriche composizioni dal sapore madrigalesco del decennio precedente (parlo ancora di Ys) e pallide rimembranze folk ed elettriche very british dall'aroma seventies, il tutto impiastricciato e tenuto insieme mirabilmente da una tortuosissima vena pop o indie che dir si voglia. Cioè dioporco, il fatto che nel complesso questo pastiche funzioni ha del miracoloso. In un decennio che ti obbliga a scegliere tra musica mainstream di merda, musica sentimentaloide-folk-ritrovata di merda (Mumford & Sons trololol ma checcazzo mi fate venire in mente diostronzo XD) e musica indiemerdoide di nicchia di merda, io questa Joanna Newsom non riesco a capire da quale maelström è uscita fuori. Tranqui funky lei smanetta la sua arpa e ti esce sto disco e bam!, caga dritto in bocca a chiunque oggi dovrebbe, in base a ragionevoli aspettative, dilettarci e farci affiorare emozioni tramite la musica. Divers è a dir poco una delizia. Microcosmi sognanti, melodie allo zucchero filato, squarci di insospettabili riff proggheggianti, baccanali di flauti, celticità filante a pacchi, e la voce meravigliosamente ipnotica della Newsom, capace ora di soffocarti in uno squirtone di melassa e subito dopo di trascinarti a ballare con lei la quadriglia in una bolgia di faeries in botta chimica da loto, e un attimo dopo ancora stai recitando litanie su una scogliera con indosso una tunica e un teschio di manzo... Tutto ciò fuso in un amalgama che riesce sapientemente a sfuggire allo spauracchio del derivativo e ci ricorda, soprattutto, che finalmente le nostre amiche di merende con la passerina pelosa si sono affrancate dagli ingombranti cappottoni delle solite ultracitate Patti Smith e Kate Bush e Tori Amos e porcodio era ora. E ciò fa davvero sperare bene per il futuro della musica (una volta tanto) non smaccatamente estrema. O avantgarde, o di frontiera, o come cazzo ve pare.
Cosa state aspettando ancora?! Riempite lo zainetto di paganesimo, spolverate il flauto di pan, imbracciate di nuovo il vostro falcetto e salpate alla volta delle coste di Ys, e poi giù tutti a accoppar cristiani e a scoparvi gli alberi insieme a noi, cribbio!

Il vostro adepto di Nuada
Zio Carne

P.S. ...Ah, il perchè del titolo? Bè, per chi non lo sapesse, la bella figliola è sposata con costui. Dai che lo conoscete teste di sborra

Joanna Newsom - Divers / 2015 / Drag City

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