domenica 13 agosto 2017

"Quel tipo è troppo abbronzato." - SPECIALE RUBRICA ESTIVA #7. A Ferragosto, una gangbang al Motel Savoy...



Se mi conosco bene, sto disco dovrebbe farmi cagare violento. E dovrei anche vergognarmi come un ladro a consigliarlo in giro. Penserebbero che mi sono infrociato del tutto.



E invece.
Pazzesco eh? Ma io, a differenza di tutte voi merde schifacoglioni, ho un'onestà intellettuale e non mi do un tono. E neanche questi 4 teste di cazzo, a sentire il breve e sciammannato debut. Mi diverto e approvo.
Stavolta il derivativo-glitterato-synthato-fuzzone-revival-shbomballato-pocopocodreampop pare funzionare. 
C'è qualcosa che mi ha messo nostalgia dei Late Of The Pier.
Potremmo arditamente definirli dei Tame Impala che non hanno mai smesso di sborrare.
Attendiamo con fervore da scolaresca un secondo discozzo. E un porno con le 2 tipine, se non si chiede troppo.


Il vostro cialtronico
Zio Carne

Savoy Motel - Savoy Motel / 2016 / bbòòòòhh non c'ho voglia diomerdaa

mercoledì 2 agosto 2017

"Quel tipo è troppo abbronzato." - SPECIALE RUBRICA ESTIVA #6. Senza tanti sfronzoli che fa caldo vi presento i OACAC

TU!
Ami la psiche e la psichedelia?
Ami i krauti e il kraut-rock?
Ami le smorfie e l’amorfismo?
Ami l’anal e il minimal? (versione volgare)
Ami il minimo e il minimal? (versione normale)
Ami l’eco e lo sbieco?
Ami l’erba e i musicisti tutt’altro che in erba?
Se la risposta è no levati dal cazzo. Qua oggi si parla di un duo ravennate, Matteo e Diego (o meglio Mattiego), che ha saputo DAVVERO dare quella spruzzata di ingrediente segreto al grande quadro underground nostrano. Non scherzo! Quei due, in arte i CACAO, sono da tener d’occhio eccome.
Paragonati ai Battles ma meno math e oserei dire a tratti più originali, per lo meno come spirito e formazione, sfornano pezzi da cacare in braghe.  La particolarità sta nel fatto che essendo in due, uno si aspetta di trovare un basso e una batteria, o una chitarra e una batteria, o un mac con gingilli e una batteria, o un dhioporco e una batteria. E invece nonononononono. Nessuna batteria. Matteo suona la chitarra e Diego il basso. Matteo spalma sul basso di Diego dei piccoli tasselli polimorfi di esperienza mistica-sonora, e Diego da parte sua genera con le 4 corde una bella gettata di leganti acustici con cui crea la base forte e compatta che caratterizza i pezzi dei CACAO.
Insieme quei due creano un loop ipnotico, mistico, insomma ti sembra di vedere la madonna dopo un po’.
Però, PERÒ va detto che è necessario sentirli e vederli dal vivo. Forse se ci limitassimo a un ascolto di tracce mentre riposiamo nel nostro salotto o mentre cuciniamo delle crêpes al crack nella nostra cucina non avremmo bene idea del potenziale che tuona dai due piccoli alieni romagnoli e rischieremmo di fracassarci anche un po’ i maroni. Il genere è tutt’altro che semplice da ascoltare e la loro voglia di sperimentare sembra quasi schizofrenica, anche se mantiene una certa coerenza.
QUINDI GENTE! Acuire la vista, mettersi in prima fila, vederli suonare dal vivo! Dai! Dai! Dai!
Il cocktail dell'estate: whiskey, brown sugar, – latte + CACAO! Mescolate bene e buttate giù!


Eddaje,
Ljapah








(Per oggi nessun assaggio. Vi consiglio, anziché cercarli sul tubo, di cercare una data live).