AVVERTENZE IMPORTANTI: questo articolo
ha lo scopo né di informare, né di convincere, né di sminuire, né di elogiare.
L’unica sua funzione è meramente quella di destare curiosità. Poi cazzi vostri
di cosa ne farete.
Inizio: mentre faccio un cazzo
ascoltando gli Skiantos mia mamma viene lì e mi fa: “Figlia mia, cosa è andato
storto nella tua crescita psico-intellettuale?” e fugge in lacrime verso la
cucina dove probabilmente sfogherà la sua frustrazione cucinando ottimi muffins
conditi di lacrime e dolore.
Resto un attimo perplessa e infine
dico tra me e l’altra me: sì… hai ragione mamma… ma questo album si chiama
“Inascoltable” proprio perché fa cagare, è una merda, una porcheria! Però è
punk, mamma! È punnnnnnnnk! Cazzo mammaaaaaaa! I pezzi sono stati inventati sul
momento mentre venivano registrati! Mammaaaaaa! Cerca di capire! Sono una ribelle
mammaaaaa!
A questo punto fuggo io in lacrime
verso la mia stanza e mi chiudo dentro tirando fuori la boccia di vinello che tengo
imboscata sotto al letto per i momenti difficili.
… Amici, scherzo! Io non piango, ma
bevo e basta. I miei compari Sancio e Zio lo sanno. Era soltanto per condire
l’inizio della storia di oggi, perché come avrete ormai intuito quest’articolo
parlerà degli Skiantosssssssss.
Ho già espresso la mia personalissima
opinione sul loro primo disco il cui titolo suggerisce già un giudizio (che
COMUNQUE verrebbe COMUNQUE da sé anche senza suggerimenti). Diciamo che è un
album che ha del grottesco, è fuori di testa, fuori tempo, stonato, suonato da
merda. Se non sei un individuo mediamente paziente non ce la fai mica ad
ascoltarne tanto.
“Inascoltable” se fosse uscito oggi
non se lo sarebbe stracagato nessuno per ovvie ragioni. È importante quindi
sapere che è datato 1977 e che allora i ragazzi erano dei giovincelli e di
Bologna. Non mi soffermerò sugli aspetti politici, chi se ne incula, già li
sapete. Preferisco parlare d’altro, preferisco dire che c’era ancora una certa
naturalezza nella musica. Che in quegli anni soprattutto in America e UK (e ti
pareva!) prendeva forma il punk. L’Italia a questo proposito sembra essere piuttosto
ritardata, metaforicamente parlando potremmo quasi affermare che è la
strisciata di merda lasciata dall’America quando si reca al cesso a cagare. Eppure
a volte ci ha sorpreso: all’estero si affermava il punk, in Italia compariva il
cosidetto rock demenziale degli Skiantos, nostrani e buoni come le lasagne e i
tortellini!
Musicalmente
parlando: come dicono dappertutto, gli Skiantos sono un gruppo rock. Ma è una grossa
cazzata limitante. Nel loro rock in realtà ci stan dentro spruzzate di funky,
di r’n’r di vecchio stampo, di dance o disco-music comecazzopareavoi, di surf,
di new wave, …
Musicalmente sono abbastanza
variegati, i riff dal secondo album in poi non sono delle merde, anzi. (In
quegli anni, cioè precisamente nel 1979, diranno per autopromuoversi che
“Finalmente gli Skiantos hanno imparato
a suonare”).
Che buffoni! Che ribelli!
Curiosità: sempre nel 1979 al Bologna
Rock (un festival) si sono presentati sul palco trasformandolo in una cucina.
Si sono cucinati degli spaghetti e se li sono mangiati, senza suonare un cazzo.
Il pubblico si è incazzato e ha iniziato a insultarli e a lanciare oggetti. Loro
si sono ritirati riparandosi con gli scolapasta. Questo episodio mi ricorda quando
ero piccola e mia nonna mi rincorreva per menarmi sul culo con il mattarello.
C’è un po’ di Skiantos in ognuno di
noi.
Tuttavia, oltre che per le loro
performance live dove facevano ‘ste robe o insultavano il pubblico in vari modi,
penso che vengano ricordati soprattutto per i loro testi veramente tanto idioti
ma realisti, ignoranti ma diretti al punto. Pure mia nonna, sempre quella del
mattarello sul culo, che manco ha fatto le elementari potrebbe scrivere un
testo per gli Skiantos. Ed è proprio questo il punto. Gli Skiantos sono
accessibili a tutti, belli e brutti, vecchi e bambini, zitelle e chiattone,
tettone e culone, barboni e sbarbini.
Sono dementi, come mia nonna, ma se
nel caso di mia nonna parliamo di demenza senile derivante dalla distruzione
dei neuroni cerebrali con progressiva perdita della memoria, disturbi della
parola, incapacità di eseguire movimenti coordinati [cit.], nel caso di ‘sto gruppo di
funkazzisti parliamo di demenza come stato d'infermità mentale, insensatezza,
stoltezza [cit.]. Qualcosa di stupido, forse sciocco. Cioè forse è questo il modo
migliore per dire le cose, senza tediare o annoiare, ma facendo ridere. E in
fondo ti immedesimi anche. Chi non ha mai telefonato alla mamma alle 4.00 di
mattina dicendole “Sto bene, non è un incidente
guarda, mamma, non mi è successo niente stanotte non torno li a dormire resto fuori, non c'è niente da spiegare”?
guarda, mamma, non mi è successo niente stanotte non torno li a dormire resto fuori, non c'è niente da spiegare”?
Quindi, in funzione di ciò che ho
appena detto, questo articolo non parlerà di discografie, biografie, cazzate
varie. Dopo una breve introduzione riportante qualche curiosità e informazione
a mio parere utile ad introdurre il gruppo, ho deciso semplicemente di
riportare da qui in poi pezzi di testi. Senza nessuna logica. E magari vi
consiglierò qualche pezzo da ascoltare prioritariamente, secondo i miei gusti
ovviamente.
Un chiarimento: ho esordito parlandovi
del primo album solo per dirvi di evitarlo se siete disposti ad ascoltarlo solo
per coprire il rumore di vostro nonno che russa sul divano. Se invece siete dei
cazzoni nostalgici e la vostra cazzataggine nostalgica vi rende curiosi
ascoltate quest’album, fatto totalmente a caso da gente incapace.
Io mi chiedo: chi non avrebbe voluto
fare nella propria vita un albumerda come questo? Io sì, sono sincera. Ma non
avevo i soldi.
Forse sei deludente/perché hai perso il mordente/ma se trovi che ti rende/tu diventa pur demente/(Cia cia cia) La cultura/(Cia cia cia) poi ti cura/(Cia cia cia) con premura/(Cia cia cia) con premura.
PEZZO: DIVENTA DEMENTE (LA KULTURA POI TI KURA)
Bau Bau Baby Bau Bau Baby Baby - Baby - Baby - Baby - Baby Baby Bau Bau/Bau
Bau Baby Bau Bau Baby Baby - Baby Bau Bau/Bau Bau Baby Bau Bau Baby Baby - Baby
Bau Bau/ Bau Bau Baby Bau Bau Baby Baby - Baby Bau Bauuuuuuuu/Bau
Bau Boby Bau Bau Boby - Boby (Boby!) - Boby (Boby!) - Boby (Boby!) - Boby Boby Bau
Bauuuuuuu Auuuuu…
PEZZO: BAU BAU BABY
Io ti amo da matti/se mi vuoi ti lavo i piatti/ti regalo anche due gatti/dai,
facciamo quattro scatti/Io son molto resistente/quattro ore come niente/se ti
sai muovere bene/ci facciamo un mese assieme/Sesso & Karnazza/Sesso &
Karnazza
PEZZO: IO TI AMO DA MATTI (SESSO &
KARNAZZA)
Se c'è la luna in cielo io ti penso sotto il melo/a te vola il mio
pensiero/mentre mi faccio un po' di nero/[…] per me esisti solo te/l'altra sera
sul bidè io pensavo a te
PEZZO: VORTICE
Questi sopra sono alcuni esempi di alta poesia italiana del XX secolo
d.C..
E ora passiamo ai…
!!PEZZI PRIORITARI!!
- Eptadone, famosissima, facente parte
della colonna sonora del film “Paz!”
. Pesto duro (I kunt get no
satisfucktion), si capisce benissimo già dal titolo dove sta l’idiozia
- Bau Bau Baby
- Io sono uno skianto
- Ehi, ehi ma che piedi che c’hai
-
Karabigniere blues
- Fate
skifo
- Mi
piaccion le sbarbine, solamente per come Freak Antoni la canta
-
Kakkole
- Sono
un ribelle mamma
-
Sconcerto
-
Riformato
- Ti
frugo nel frigo
- Il
razzista che c’è in me
Beh mi
sono rotta il cazzo adesso con ‘sta lista, ascoltatevi un po’ quel cazzo che vi
pare.
Comunque
partite dall’album “Pesissimo!”, molto punk, personalmente lo trovo molto figo. E
se gli Skiantos alla fine non vi piaceranno nemmeno un pochino, ricordate ciò
che dicevano in quel lontano ’79 al Bologna Rock:
“Questa
è avanguardia, pubblico di merda!”.
Vi
saluto, con un sorriso beffardo e un sopracciglio alzato
Ljapah
Skiantos - Pesissimo! / 1980 / Cramps Records