venerdì 1 aprile 2016

IL LAMPREDOTTO PRAMZANO OKKUPATO. Live report 18/03/2016: Hate & Merda & amicici @Art Lab, Parma



Qualche venerdì sera fa io e Sancio abbiamo vinto la pigrizia e l'obnubilamento dovuto a tutta la psilocibina che ci caliamo per trascinare le nostre trippe mollicce fino al mirabolante Art Lab di Parma (non siamo di Parma diocane) per farci una sbocconcellata di sano disagio. Le Poretti 3 luppoli che avevo in panza mandano il loro sonoro plauso alla simpatica gestione del complesso di immobili occupati, nonchè all'Associazione culturale BuUUio per tutte le cosine belline che fa in giro.
La serata si preannunciava gustosa oltremodo: Loia (che non recensiamo perchè eravamo fuori a fumare e sticazzi però oh mi sembravan bravi), Lute (con cui io e Ljapah abbiamo persino suonato una sera o due nei bei tempi dell'amore libero), i belliffimi e ubertrash La Confraternita Del Purgatorio (davanti alle copertine dei vostri vinili mi sono espresso nell'unica maniera possibile, un religioso inchino e una sborada nei pantaloni) ed infine, come chiosa ad un lubrico bagno di degrado, i fantomatici e toscanaccissimi Hate & Merda. Chiassosi, urlanti e privi di speranza esattamente come nei due dischi che già avevamo spulciato a dovere; l'acustica scatologica dell'unica sala lunga e stretta come il budello di Padre Pio non ha che giovato all'atmosfera da mattatoio che il duo mette in atto.
Alla fine a Sancio hanno fatto un po' cagare ma gliel'appoggio, non è stato un miracolo di concerto. Però se, a conti fatti, questo articolo è più un espediente per parlare di gruppi troppo poco noti e ben degni di nota, bisogna rendere atto ai cari H&M che le loro due brevi e ravvicinate release devastano l'orlo. Era da tempo che non mi sentivo un così bel baccanale di diavoli e sussurri nel cervello (da un gruppo italiota poi!). E il live non è stato da meno. Dopo averci allietato per un anno esatto con il loro Anno dell'odio, venerdì ci hanno sbattuto in ghigna la Capitale del loro male. Questo è quello che fanno, e grazie al porcod'iddio niente di più. Bravi, déh!
[Questo è un live report veramente stronzolo, ci tengo semplicemente a farlo per non finire a parlarne a giugno.]
Considerazioni ultime.
I Lute non li ho manco riconosciuti, dio merda hanno perso un sacco di capelli! Comunque sempre ipppinòtigi e gradevoli.
Mi si è letteralmente rizzato l'uccello quando, nella bolgia generale, i La Confraternita Del Purgatorio hanno berciato un fenomenale "Signo' Bbbelluscooone, non è che si è bbevuto tutta la mia bbbijja!?" (dritto dritto dai più grandi pedagoghi del '900 Ciprì e Maresco, spero abbiate colto), al che io e il mio collega d'università fravecatore ci siamo sciolti in un corredo di urletti da dodicenne al primo roipnol e pugni alzati che manco ci fosse apparso Pol Pot nella tazza del cesso. D'altronde un gruppo che si professa Devotional club math spermynoise mi pare che già si meriti pompe col culo a vita.
Tanto per piazzare l'ultima ciliegina alla merda su una cagata di bufalo di articolo, alla fine mi è sembrato giusto omaggiare lo stand della Toten Schwan comprando il disco di un gruppo che NON ha suonato in serata, ossia i migidiali Preti Pedofili! E' scattato un classico protocollo C.E.P.D. (Cinque Euro Porco Dio!) e quindi taaac.

Che articolo scarso Gesù otaria. Però capitemi che sono malaticcio, e poi se tengo i Julie's Haircut in sottofondo come faccio a essere interessante? Suvvia.

Il vostro apodittico
Zio Carne


Per voi: lampredotto in salsa di cristo verde. Gnam! ed è subito nono cerchio

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